ADMO

ADMO-Dajko-Comunicazione-smallL’ADMO (Associazione Donatori Midollo Osseo) è nata nel 1990 con lo scopo principale di informare la popolazione italiana sulla possibilità di combattere, attraverso la donazione e il trapianto di midollo osseo, le leucemie, i linfomi, il mieloma e altre neoplasie del sangue.

Infatti per coloro che non hanno un donatore consanguineo la speranza di trovare un midollo compatibile per il trapianto è legata all’esistenza del maggior numero possibile di donatori volontari tipizzati, dei quali cioè sono già note le caratteristiche genetiche.

 ADMO svolge un ruolo fondamentale di sensibilizzazione, fornisce agli interessati tutte le informazioni sulla donazione del midollo osseo e segue il potenziale donatore fino alla tipizzazione HLA e quindi alla sua iscrizione nel Registro Italiano Donatori Midollo Osseo (IBMDR) nel più assoluto rispetto della normativa sulla privacy.
ADMO è il principale interlocutore associativo delle Competent Authorities nazionali per quanto riguarda lo sviluppo del Registro Italiano Donatori Midollo Osseo, i metodi di tipizzazione, le normative sanitarie e anche le politiche di reclutamento su vasta scala. Si rapporta quindi a livello nazionale e internazionale con istituzioni politiche e sanitarie, commissioni scientifiche e associazioni di volontariato impegnate nella tutela del diritto alla salute.
Come si diventa donatore di midollo osseo?
(quasi) Tutti possono donare il midollo osseo! I requisiti necessari sono:
  • Avere un’età compresa tra i 18 e i 35 anni;
  • Avere un peso corporeo di almeno 50 kg;
  • Godere di buona salute.

La disponibilità del donatore rimane valida fino al raggiungimento dei 55 anni. 

Purtroppo non tutti potrebbero essere idonei alla donazione di midollo osseo. Esistono alcune patologie escludenti che non sono compatibili con la donazione:

  • PATOLOGIE CARDIOVASCOLARI (Aritmie maligne, gravi alterazioni della pressione arteriosa);
  • PATOLOGIE RESPIRATORIE (Asma bronchiale, bronchite cronica in trattamento farmacologico);
  • PATOLOGIE DEL SISTEMA NERVOSO CENTRALE (Convulsioni, epilessia -escluse le convulsioni febbrili dei bambini – in trattamento farmacologico);
  • NEOPLASIE (Tutte le tipologie di neoplasie maligne, anche dopo la guarigione);
  • DISTURBI DELLA COAGULAZIONE DEL SANGUE (Deficit dei fattori della coagulazione – emofilia, afibrinogenemia);
  • PATOLOGIE GASTROINTESTINALI (Rettocolite ulcero emorragica, Morbo di Chron);
  • PATOLOGIE AUTOIMMUNI (Escludono dalla donazione le malattie autoimmunitarie che coinvolgono più organi. Chi soffre di malattie autoimmuni mono-organo – ad esempio Tiroidite di Hashimoto – può donare CSE da midollo osseo ed è invece escluso dalle procedure di donazione che prevedano la somministrazione di fattori di crescita);
  • PATOLOGIE GENETICHE (Talassemia Major, Drepanocitosi);
  • PATOLOGIE METABOLICHE (Diabete mellito in trattamento con insulina);
  • PATOLOGIE INFETTIVE (Positività per HCV, HBV, HIV, sifilide);
  • PATOLOGIE PSICHIATRICHE (Come, ad esempio, depressione maggiore o disturbi d’ansia in trattamento farmacologico);
  • ALTRI CASI: Non possono diventare Donatori o Donatrici di midollo osseo anche quanti si trovino in una di queste situazioni:
    – Gravidanza (sospensione temporanea per 6 mesi dal parto)
    – Assunzione di sostanze stupefacenti, steroidi o ormoni a scopo di culturismo
    – Comportamenti sessuali a rischio
    – Alcolismo cronico

Come funziona?
Dopo un colloquio con un medico, firmerai il consenso informato, l’adesione al Registro Italiano Donatori di Midollo Osseo (IBMDR) ed effettuerai un semplice prelievo di sangue o di saliva.
Il tuo sangue (o la tua saliva) verrà poi tipizzato, verranno cioè estratti i tuoi dati genetici, indispensabili per verificare la compatibilità con un paziente. Tali informazioni vengono poi inserite nel Registro Nazionale, collegato con tutti i Registri internazionali.
Da quel momento sarai un potenziale donatore di midollo osseo.
La disponibilità del donatore, anonima e gratuita, non ha limiti geografici: potresti donare per un paziente italiano come per un paziente che vive dall’altra parte del mondo.
Ma non sarai tu a doverti spostare: il servizio sanitario si occuperà di trasportare il tuo prezioso dono lì dove ci sarà bisogno.
Il donatore, inoltre, diventa effettivo solo nel caso di compatibilità con un paziente: l’adesione formale, firmata all’atto del primo prelievo, ha valore di impegno morale. Fino all’ultimo il donatore può ritirare il proprio consenso e in tal caso si possono immaginare le conseguenze per il paziente in attesa di trapianto.

Come funziona la donazione?
Prelievo da sangue periferico.
Il metodo impiegato in 8 donazioni su 10.
La donazione, in questo caso, prevede la somministrazione, nei 5 giorni precedenti la donazione, di un farmaco che promuove la crescita delle cellule staminali nel midollo osseo e il loro passaggio al sangue periferico.
Tale tipologia di prelievo, indicata come aferesi, si avvale dell’utilizzo di separatori cellulari: il sangue prelevato da un braccio attraverso un circuito sterile entra in una centrifuga dove la componente cellulare utile al trapianto viene isolata e raccolta in una sacca, mentre il resto viene reinfuso nel braccio opposto.

Prelievo dal midollo osseo.
È la modalità di donazione più “antica” e consiste nel prelievo del midollo osseo dalle ossa del bacino.
Il donatore viene sottoposto ad un’anestesia generale o epidurale, così che non senta alcun dolore durante l’intervento.
Questa modalità di donazione ha una durata media di circa 45 minuti.
Dopo il prelievo, il donatore è tenuto normalmente sotto controllo per 24/48 ore prima di essere dimesso e si consiglia comunque un periodo di riposo precauzionale di 4-5 giorni. Il midollo osseo prelevato si ricostituisce spontaneamente in poco più di una settimana. Il donatore generalmente avverte solo un lieve dolore nella zona del prelievo, destinato a sparire in pochi giorni.

PER SAPERNE DI PIU’.
ADMO Federazione Italiana ONLUS
Via Aldini, 72 – 20157 Milano
Tel: 02 39000855
Fax: 02 39001170
E-mail: admo@admo.it
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