I trapianti di organi e tessuti sono una delle dimostrazioni più rilevanti del progresso della medicina nella cura di un grande numero di malattie per le quali non esiste alcuna soluzione alternativa.
I progressi delle tecniche chirurgiche e la scoperta di nuovi farmaci che migliorano la tolleranza dell’organo trapiantato nel ricevente, hanno fatto sì che migliaia di malati potessero beneficiare con successo dei trapianti.
Tuttavia la scarsità di organi donati è, al momento, il principale ostacolo alla crescita del numero di trapianti e ancora oggi, purtroppo, molti malati muoiono o vivono con tante limitazioni perchè l’offerta di organi e di tessuti per il trapianto è insufficiente.
Per questo è necessario continuare a sensibilizzare le persone sul fatto che la collaborazione di ciascuno di noi in questo campo è fondamentale per poter diminuire il divario tra la disponibilità e la necessità di organi.
Come si manifesta la volontà di donazione?
Il principio del silenzio assenso (capo II, legge 1 aprile 1999, n°91) non è ancora applicato. In questo periodo transitorio la legge stabilisce il principio del consenso o dissenso esplicito, per cui a chiunque è data la possibilità di dichiarare validamente la propria volontà scegliendo una delle modalità di seguito indicate:
- presso gli appositi sportelli dell’Azienda Sanitaria di appartenenza;
- presso l’ufficio anagrafe dei Comuni che hanno già attivato il servizio di registrazione della dichiarazione di volontà;
- iscrivendosi all’Associazione Italiana per la Donazione di Organi, Tessuti e Cellule (AIDO);
- con una dichiarazione in carta libera completa di tutti i dati personali, datata e firmata.
In mancanza di una esplicita dichiarazione espressa in vita, i familiari (coniuge non separato, convivente more uxorio, figli maggiorenni o genitori) possono presentare opposizione scritta al prelievo durante il periodo di accertamento di morte.
L’opposizione non è consentita se dai documenti personali e dalle dichiarazioni di cui sopra, risulta che il soggetto abbia espresso volontà favorevole al prelievo di organi e tessuti. Il prelievo non ha luogo se viene presentata una dichiarazione del potenziale donatore, contraria alla donazione, successiva alla precedente dichiarazione favorevole.
Chi può divenire donatore di organi?
I donatori di organi son persone di qualunque età che muoiono in ospedale nelle Unità di Rianimazione a causa di una lesione irreversibile del cervello o di un prolungato arresto cardiaco, che abbiano prodotto la totale distruzione delle cellule cerebrali causando la morte del paziente per irreversibile e competa cessazione dell’attività cerebrale.
Quando avviene il prelievo degli organi?
Quando sia stata accertata e documentata la morte encefalica o morte celebrale, stato definitivo e irreversibile. L’accertamento e la certificazione di morte sono effettuati da un collegio di 3 medici (medico legale, anestesista-rianimatore, neurofisiopatologo) diversi da chi ha constatato per primo la morte e indipendenti dall’equipe che effettuerà il prelievo e trapianto. Questi medici accertano la cessazione totale e irreversibile di ogni attività del cervello per un periodo di osservazione non inferiore a 6 ore.
Quali sono gli organi e i tessuti che si possono prelevare?
Gli organi e i tessuti prelevabili sono:
- cuore
- reni
- fegato
- polmoni
- pancreas
- intestino
- cornee
- tessuti (ossei e cutanei)
- cartilagini
- tendini
- valvole cardiache
- segmenti vascolari
In qualche caso, la malattia di uno o più organi non pregiudica l’utilizzazione di altri organi o tessuti per il trapianto.
Si può vendere o acquistare un organo?
No, è illegale vendere o comprare organi umani. La donazione degli organi e tessuti è un atto anonimo e gratuito di solidarietà. Non è permessa alcun tipo di remunerazione economica e non è possibile conoscere l’identità del donatore e del ricevente.
PER SAPERNE DI PIU’:
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